Ricordi quando gli annunci PlayStation erano completamente selvaggi? Scopri perché è stato così nel nostro articolo!
Gli annunci di PlayStation erano uno spettacolo a sé stante, attirando l’attenzione di ogni fan dei videogiochi. Ma qual è stato il segreto del loro successo? Immergiamoci insieme in questo mondo movimentato per scoprire dietro le quinte.
Sommaire
Un’era di marketing audace
Circa 25 anni fa, Sony ha rivelato il PlayStation2, segnando il mondo di videogiochi con campagne pubblicitarie audaci e provocatorie. A quel tempo, gli annunci di PlayStation non esitavano a scioccare e sorprendere per catturare l’attenzione dei giocatori e distinguersi dalla concorrenza.
Pubblicità provocatorie e memorabili
Alcuni sicuramente ricordano le pubblicità in cui erano presenti i bottoni emblematici del Stazione di gioco (triangolo, X, cerchio e quadrato) erano incisi su parti del corpo umano o addirittura visibili su pillole. Queste immagini sorprendenti miravano a immaginare il videogiochi come forma di controcultura, una fuga dalla realtà.
Il periodo grunge di Sony
Tra il 1997 e il 2001, il marketing di PlayStation raggiunse il suo apice provocatorio. In questo momento, il marchio ha cercato di allinearsi con un’immagine grunge e sovversiva, in netto contrasto con le norme stabilite. Questo periodo vide la creazione di alcune delle pubblicità più controverse e memorabili nella storia dei videogiochi.
Esempi importanti
Tra le pubblicità più famose troviamo:
- Una giovane donna scozzese con gli occhi esageratamente distanziati, in una pubblicità diretta da Chris Cunningham.
- Pubblicità in cui i pulsanti della PlayStation apparivano su parti inaspettate del corpo umano, come capezzoli o bulbi oculari.
Tutte queste campagne avevano una cosa in comune: catturare l’attenzione giocando sullo shock e sulla sorpresa, trasmettendo al tempo stesso l’idea che i giochi PlayStation fossero sinonimo di ribellione.
Un cambio di tono nel tempo
Con l’evoluzione delle console, si sono evolute anche le strategie di marketing di Sony. Là PS3 ha visto pubblicità meno sessualizzate ma comunque all’avanguardia. Tuttavia, nel tempo, queste campagne sono diventate più convenzionali, meno audaci, rivolgendosi a un pubblico più ampio.
I limiti di queste campagne provocatorie
Nonostante l’impatto memorabile di questi annunci, alcuni hanno suscitato grandi controversie. Sony ha dovuto scusarsi per le pubblicità ritenute razziste o di cattivo gusto. Man mano che il mercato dei videogiochi diventava più mainstream, queste campagne estreme furono abbandonate.
Nostalgia delle vecchie pubblicità
Le vecchie pubblicità di PlayStation, sebbene controverse, sono diventate iconiche e se ne parla ancora oggi. Rappresentano un’epoca in cui il marketing dei videogiochi poteva spingersi oltre i limiti e ogni nuova campagna era attesa con impazienza dai giocatori.
Fonte: gizmodo.com
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